2 dicembre 2025

Costruire MVP sicuri e accelerare la trasformazione con l'assistenza dell'AI

Il mercato è ormai invaso dai coding assistant. Tuttavia, il vero vantaggio competitivo non risiede nella ricerca dello strumento perfetto, ma nel modo in cui viene utilizzato: applicando solide pratiche ingegneristiche, guardrail di sicurezza e una governance chiara. È fondamentale definire prima standard, processi di review, automazione e controlli sui dati; solo successivamente si potrà ottimizzare la scelta dello strumento. 

Perché la velocità di delivery è fondamentale

  • Ricevere feedback reali in tempi brevi: Un MVP in produzione fornisce segnali da utenti reali. Questo permette di validare le ipotesi e stabilire le priorità basandosi su evidenze concrete. 

  • Ridurre gli sprechi: Rilasciare incrementi piccoli e testabili evita di sprecare mesi nello sviluppo di funzionalità non richieste. Il budget viene investito dove fa davvero la differenza. 

  • Battere la concorrenza: Chi arriva prima sul mercato impara più in fretta, accumulando un vantaggio competitivo basato sull'esperienza. 

  • Migliorare la qualità fin da subito: Cicli più brevi rivelano problemi di integrazione, performance e usabilità quando sono ancora economici da risolvere. 

Velocità non è sinonimo di fretta. Significa rilasci più piccoli e frequenti, cicli di feedback più rapidi e un'automazione che gestisce i compiti ripetitivi, permettendo agli ingegneri di concentrarsi sulle sfide più complesse.

Perché usare un coding assistant

I coding assistant vanno intesi come acceleratori, non come sostituti. Se usati correttamente, aiutano i team a muoversi più velocemente preservando l'intento progettuale e la qualità del codice.

Dove aggiungono valore
  • Scaffolding rapido: Generazione di API, modelli dati, scheletri di test e template infrastrutturali già allineati agli standard aziendali. 

  • Refactoring più sicuro: Suggerimenti per refactoring, migrazioni e trasformazioni applicative, mantenendo sempre il controllo umano per la verifica delle modifiche. 

  • Copertura dei test: Proposte di unit e integration test che gli ingegneri possono revisionare ed estendere, elevando la qualità del codice base. 

  • Documentazione: Generazione di riassunti per le PR, bozze di ADR (Architecture Decision Records) e aggiornamento costante di README e runbook. 

  • Compiti ripetitivi: Creazione di codice boilerplate, data fixture e codice di raccordo, liberando tempo prezioso da dedicare alla logica di business e alla UX. 

I confini da rispettare 
  • Architettura e postura di sicurezza: Gli assistenti propongono, gli ingegneri decidono. Punto. La modellazione delle minacce (threat modeling), i flussi di dati e i confini di fiducia restano una responsabilità esclusivamente umana. 

  • Dati sensibili: Mai inserire credenziali o dati personali nei prompt. È essenziale utilizzare strumenti enterprise dotati di governance o eseguire modelli in ambienti controllati. 

  • Modifiche dirette sul branch main: Nessun auto-commit o merge automatico. Ogni modifica deve passare attraverso peer review, CI e controlli di policy. 

Il risultato è un flusso di lavoro più rapido e con meno sprechi, mantenendo al contempo una chiara ownership e responsabilità.

Il nostro approccio: MVP guidati dagli ingegneri, assistiti dall'AI

  • Discovery incentrata sulle persone: Workshop mirati per definire obiettivi, requisiti non funzionali, vincoli e metriche di successo. Definiamo la value proposition e i criteri di accettazione prima ancora di scrivere una riga di codice. 

  • Golden path e template: Partiamo da basi sicure e standardizzate per codice, infrastruttura cloud, CI/CD e osservabilità. Gli assistenti operano all'interno di questi confini predefiniti. 

  • Incrementi piccoli e testabili: Rilasciamo aggiornamenti frequenti e contenuti, garantendo ogni volta funzionalità dimostrabili. 

  • Automation first: CI attiva dal primo giorno, con build automatizzate, test, SCA, SAST, scansione IaC e controlli di policy su ogni singola modifica. 

  • Feedback continuo: Review settimanali con gli utenti, telemetria in tempo reale e controlli di sicurezza integrati nella pipeline. 

La velocità è sostenibile solo se la sicurezza è parte integrante del percorso, non un ostacolo finale. 

  • Classificazione dei dati e confini: Mappiamo i flussi di dati fin dall'inizio, isolando servizi e ambienti. Il principio del privilegio minimo (least privilege) è lo standard. 

  • Policy as Code: Guardrail per dipendenze, container e scansione IaC. Nessun segreto deve finire nel codice. Il mancato superamento dei controlli blocca il merge. 

  • Integrità della supply chain: Versioni delle dipendenze bloccate (pinned), generazione di SBOM e firma degli artefatti. Monitoriamo e risolviamo le vulnerabilità proattivamente. 

  • Sviluppo privacy-first: Dati pseudonimizzati negli ambienti non produttivi. Nessun dato sensibile nei prompt e utilizzo esclusivo di assistenti approvati. 

  • Osservabilità e risposta: Logging, metriche, tracce e alerting attivi dal primo deploy. Runbook e procedure di reperibilità pronti per il go-live.

Errori comuni da evitare

  • Eccesso di design preventivo: Sovra-ingegnerizzare un MVP ritarda l'apprendimento. Bisogna progettare per il cambiamento, non per coprire ogni remota eventualità. 

  • Uso incontrollato degli assistenti: Permettere agli strumenti di generare codice senza standard, revisioni o controlli sui dati espone a rischi di sicurezza e legali. 

  • Trascurare l'osservabilità: "Volare alla cieca" durante un pilot rende la risoluzione dei problemi lenta e complessa. 

  • Demo-ware invece di basi solide: Trascurare autenticazione, audit e gestione degli errori costringe a costosi rifacimenti successivi. 

  • Mancanza di criteri di successo chiari: Senza obiettivi misurabili, i team finiscono per dibattere su opinioni invece di basarsi su evidenze concrete. 

  • Passaggio di consegne senza formazione: Se i team Ops, Security o Product non sono preparati, l'MVP rischia di arenarsi subito dopo il lancio. 

Trasformazione assistita dall'AI

Lo sviluppo guidato dall'AI non riguarda solo i progetti ex-novo (greenfield). Molti team devono modernizzare o estendere applicazioni legacy, spesso gravate da debito tecnico o componenti obsoleti. Il nostro approccio applica la stessa disciplina ingegneristica, i guardrail di sicurezza e gli acceleratori basati su AI per: 

  • Rifattorizzare e aggiornare codebase legacy, con il supporto di coding assistant e test automatizzati. 

  • Migrare o modularizzare sistemi in sicurezza, garantendo la continuità operativa. 

  • Colmare gap di sicurezza, compliance e architettura come parte integrante della trasformazione. 

  • Introdurre osservabilità e automazione in ambienti datati, riducendo così il rischio operativo. 

Che si tratti di costruire un nuovo MVP o di modernizzare sistemi legacy, i principi restano gli stessi: modifiche piccole e testabili, feedback continuo e security by design. 

Perché scegliere Claranet

  • Guidati dagli ingegneri, assistiti dall'AI: Uniamo l'esperienza di ingegneri software e cloud all'uso di coding assistant, sotto una governance rigorosa. 

  • Secure by default: Guardrail di sicurezza e compliance sono integrati dal primo commit fino alla produzione. 

  • Disciplina di delivery comprovata: Utilizziamo cicli brevi, automazione e metriche chiare per rilasciare valore rapidamente e in sicurezza. 

  • Team cross-funzionali: Product, Design, Engineering e Security lavorano in sinergia, non in sequenza. 

  • Costruiti per il futuro: I nostri MVP sono progettati per evolvere, con clean architecture, CI/CD e osservabilità implementate fin dal primo giorno. 

Se vuoi validare rapidamente un nuovo prodotto o uno strumento interno, senza compromettere sicurezza o qualità, siamo qui per aiutarti. 

  • Condividi i tuoi obiettivi e vincoli in una breve discovery call. 

  • Ti proporremo un approccio su misura, una timeline e metriche di successo. 

  • Consegneremo un MVP pronto per gli utenti in poche settimane, con fondamenta solide per scalare. 

Pronto a trasformare la tua idea in un software sicuro e funzionante? Contattaci per parlarne, ci trovi all’indirizzo it-tech@claranet.com o nel form contatti qui sotto.