Antonio: Oggi ho il piacere di gustarmi un buon caffè assieme a Francesco Santi, un collega che ormai da qualche settimana è entrato a far parte di Claranet. Voglio approfittare di questo spazio per fartelo conoscere meglio e tirare le somme di questo primo periodo in azienda.
Allora Francesco... come sono state le prime settimane da noi?
Francesco: Ciao Antonio, le prime settimane sono andate bene, sono felice perché ho potutoinvestire molto tempo nello studio, prendere consapevolezza dei processi e flussi dell’azienda. Ho partecipato a diversi riti ad esempio il Books Club dove viene votato e scelto un libro e ogni settimana è presente un incontro per discutere del capitolo per trarne ottimi spunti e approfondimenti. Inoltre sono entrato come Junior, con la fortuna di essere inserito in un percorso di studio in gruppo con colleghi e Mentor per essere seguito e accompagnato in questo percorso professionale. Un aspetto che mi ha sorpreso è il legame che sono riuscito ad instaurare con i colleghi perché pensavo che da remoto non fosse semplice stringere delle amicizie è invece sin dal primo giorno mi sono ricreduto in positivo e anche l’azienda con dei riti specifici facilita proprio l’ingresso delle nuove persone, la coesione e il sentirsi parte di una community.
Antonio: So che tu sei entrato in contatto con la nostra realtà già durante il tuo periodo di studi, ci racconti un po’ come è andata?
Francesco: Volentieri, ho frequentato un ITS a Cesena della fondazione FITSTIC con indirizzo di Tecnico superiore per lo sviluppo software web e cloud, ed un modulo dilazionato nei 2 anni incentrato sul tema di Agile, con docente Michele Orselli ex surfer Flowing. È stato molto interessante ed istruttivo anche perché le tematiche affrontate erano realmente utilizzate dal docente in azienda.
Antonio: Ma lo sviluppo non è stato il tuo punto di partenza come professionista, giusto?
Francesco: No, il mio percorso professionale è iniziato con un tirocinio come Tecnico informatico continuato per 3 anni e mezzo. Una bella esperienza che mi ha permesso di crescere molto nel lato delle soft skill, prendendo consapevolezza dei miei sogni e obiettivifuturi, e durante la pandemia ho preso il coraggio di tornare a studiare per rientrare nel mondo del lavoro come software developer.
Antonio: Andiamo sul tecnico, raccontaci un po’ delle tue tecnologie preferite e dei tuoi futuri obiettivi professionali.
Francesco: Le tecnologie che preferisco in questo momento ruotano attorno al mondo del front end; React, Angular e TypeScript. Il mio obiettivo professionale è consolidare con la pratica le conoscenze apprese nel percorso di studio e continuare ad imparare e crescere le skill tecniche, ma anche nei lati trasversali come le soft skill e la corretta gestione del progetto.
Antonio: Tu abiti in uno dei posti più “instagrammabili” del globo terrestre, facci un paio di foto che le mettiamo qui a favore di tutti, poi magari ci dici qualcosa di più sul tuo luogo di origine.
Francesco: Vivo a Santa Fiora, uno dei borghi più belli d'Italia, si trova in Toscana alle pendici del monte Amiata ed è un posto incantevole, immerso nella natura, cibo squisito, pace e serenità, ad un passo dalla val d'Orcia. Sono felice di avere la fortuna di lavorare da remoto e orgoglioso perché, in questo modo, i piccoli borghi possono tornare ad essere rivalutati e popolarsi. Ecco alcune foto in cui possiamo vedere la faggeta del Monte Amiata, Maggie e i castagni spogli, Santa Fiora e le colline della val d’Orcia.
Antonio: Grazie Francesco buon lavoro e buon codice!
Francesco: Grazie a te Antonio è stato un piacere.
