A breve si aprirà la fase 2 dell’emergenza dovuta al Covid-19 e molte organizzazioni stanno ripensando o dovranno ripensare – se non l’hanno ancora fatto – il modo di lavorare e di interfacciarsi con persone dell’azienda ed esterne.
Remote working, smart working, lavoro agile sono alcune delle parole entrate forzatamente nel vocabolario di ogni organizzazione, ma non è altrettanto semplice portarle nell’operatività e nella cultura dell’azienda. Come fare? Da dove partire?
Su questi temi vogliamo dare il nostro contributo proponendo un percorso che abiliti questa transizione, per affrontare il momento di emergenza e aiutare le aziende ad evolvere sviluppando buone pratiche, valide ed efficaci anche quando l’emergenza finirà.
Il nostro approccio
- Per iniziare faremo un assessment: un’intervista ai decision maker e ad alcuni membri del team, per capire la situazione attuale in cui si trova l’azienda.
- Dall’assessment produrremo un report della situazione che rileveremo, come sintesi di quanto sarà emerso, a cui affiancheremo una nostra proposta di intervento.
- Sulla base delle informazioni raccolte, proporremo delle sessioni di coaching personalizzate sulle esigenze e gli obiettivi che l’azienda si dà in tema di remote working.
Tra gli aspetti che possiamo affrontare insieme:
- Strumenti: quali strumenti utilizzare per lavorare da remoto? come comunicare in modo efficace?
- Processi: come e quando allinearsi sulle attività che si stanno portando avanti? come scegliere (insieme) le priorità? come decidere cosa fare e cosa no? come verificare lo stato avanzamento lavori?
- Persone: chi fa cosa? come delegare chiaramente e darsi feedback su come ci si sta organizzando.
Che ne pensi del nostro approccio? Per feedback, curiosità o maggiori informazioni contattaci qui.
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